ORATORIO DEI CALZETTI

 

IL QUARTIERE DI SANTA CROCE

Il quartiere di Santa Croce si estende dalla Porta Santa Croce alla frazione di Mancasale.

Per raccontare la sua storia dobbiamo fare un passo indietro, fino al ventesimo secolo.

Tra il 1914 e il 1915 nasce il quartiere, quando ancora tutto il territorio da esso occupato era campagna. Con la costruzione delle officine Reggiane si è ampliato sempre di più fino a divenire quello che oggi conosciamo come quartiere di Santa Croce.

 

L’ORATORIO DELLA MADONNA DELLE NEVI

Sul finire di via Veneri, proprio al centro del quartiere, sorge un piccolo oratorio. 

Oggi è conosciuto come l’Oratorio dei Calzetti, ma un tempo si utilizzava il suo nome autentico, ossia Oratorio della Madonna delle nevi.

Questo suo particolare nome fa riferimento ad un evento per nulla comune: si narra che, il 15 di Agosto, giorno della festa della Madonna, sia nevicato in piena estate.

Nel corso degli anni ci sono stati numerosi cambiamenti, se oggi si trova al centro di un incrocio, un tempo era un luogo isolato nel bel mezzo dei campi.

 

Il nome è stato modificato dagli abitanti della zona, dei calzetti poiché i contadini prima di passare si sedevano su delle pietre poste all’ingresso dell’oratorio in modo da poter togliere le calze sporche di fango, per poi indossare degli zoccoli o delle scarpe pulite e più adatte all’ambiente della città.


INTERNI

All'interno ci sono diversi affreschi, di autore ignoto. Conosciamo però il committente, il vescovo Vincenzo Manicardi. Tra questi affreschi, quello che salta più all'occhio è il quadro di una donna che riporta la scritta in latino, ossia Rerum Novarum.

Tutti gli affreschi si ricollegano in un modo o nell'altro alla Rerun Novarum. Tra le altre cose notiamo: un'armatura a visiera del 1881, simbolo del potere temporale dei principi della chiesa. Un altro simbolo non ancora identificato è un cipresso. 



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